Nutrire l'Invisibile
Testi e articoli

Nutrire l’Invisibile

“Ecco il mio segreto. E’ molto semplice: solo con il cuore si
vede bene. L’essenziale è invisibile agli occhi”
Saint-Exupéry.
Ma quanto spazio dedichiamo al nostro mondo invisibile?
Vivere in contatto con la propria Anima significa sentire
che c’è qualcosa di più grande di noi, che va oltre noi e che
è eterno. Nutrire la propria Anima significa darle spazio,
sentire che essa c’è anche se solo nel silenzio interiore può
emergere davvero. La mente copre questo ascolto, lo
rende difficile se non si è abituati ad uno stato di presenza
e attenzione costante, se non si è centrati ma si re-agisce
agli eventi esterni come una macchina, se non abbiamo il
cuore aperto.
Lo sciamano non opera mai in prima persona ma chiede
agli spiriti il permesso di operare tramite lui, e da lì da
questo contatto invisibile ma potente si fa strumento di
qualcosa di più grande che rende la sua azione Sacra.
“Onorare la propria morte”è un rituale molto importante
soprattutto in questo momento dove per gli esseri umani è
così difficile lasciare andare… gli attaccamenti, la
sofferenza, l’idea di un IO forte e indistruttibile…
Attraversare la morte come trasformazione interiore è
veramente essenziale per la nostra crescita evolutiva. La
“notte buia dell’anima” viene vissuta da ognuno di noi,
consapevole o meno quando viviamo un lutto, una
malattia, uno shock, trauma o in un momento molto
difficile della nostra vita.
Per gli allievi della nostra scuola ed ogni persona che
comincia un lavoro di crescita personale, attraversare
questo processo è naturale e magico allo stesso tempo,
esso viene vissuto con grande coraggio e intensità, arriva
sempre non appena iniziamo a smascherare le trappole
della personalità, dell’ego e quando con grande
determinazione destrutturiamo queste false certezze per
entrare nell’essenza di se stessi, nel cuore della propria
Anima; la persona adesso risvegliata è nata nuovamente

ed è consapevole di ciò che fino ad ora non vedeva perché
addormentata.
Per gli sciamani la vera vita è la “seconda vita”, rinascere
significa questo.
Muore chi non si lascia mai morire in questa vita e non
muore mai chi abbraccia la morte in ogni occasione essa si
presenti. La morte come trasformazione, come esprime
benissimo l’Arcano Maggiore n. 13 rappresenta il
cambiamento necessario per spazzare via il vecchio ed
accogliere il nuovo. Molte persone rimangono aggrappate
a un’idea, una convinzione, una credenza, spesso anche
all’idea stessa di malattia, di dolore… questo può
rappresentare una certezza che crea un’identità ma se
abbiamo il coraggio di lasciare andare il “vecchio” questa
pulizia crea una rigenerazione che da il via ad un vero
risveglio per la nostra esistenza, la nostra VITA!!!